Cerca nel blog

mercoledì 30 dicembre 2020

 STEP #28 - LA SINTESI FINALE

Le prime misure dirette della storia umana riguardano senza dubbio le lunghezze e i campioni di lunghezza si costruirono su basi antropomorfe confrontandoli con le dimensioni di parti del corpo umano. Nacquero cosi il braccio (l’antico cubitus dei romani), il passo (semplice o doppio), il piede, la tesa (distanza fra le punte del dito medio a braccia spalancate) e il famoso stadion dei greci che si riferiva al tratto di distanza che un uomo robusto poteva fare di corsa, ritenuto di 1000 piedi (circa 300 metri). Sono numerosi i termini latini legati alla stima di una misura; alcuni di essi sono riportati nell'abbecedario [STEP 19]. Per ovviare alle differenze fra persona e persona, le unità di misura si resero il più possibile uguali utilizzando regoli rigidi, aste e canne. Gli ingegneri e gli architetti greci e romani ebbero sempre ben presenti le difficoltà di eseguire misure di lunghezza precise e accurate [STEP 26]; le funi dovevano essere sempre in tensione e dovevano essere conservate avvolte su rulli, mentre le catene erano meno affidabili.

Gli scritti di Erone e di Vitruvio riportano l’esistenza di diversi problemi. Lo strumento più famoso dell’antichità, nato per risolvere questi problemi, è l’odometro la cui etimologia [STEP 01] allude proprio alla misura diretta del cammino percorso anche se ancora oggi si discute su quando e da chi fu inventato [STEP 09]Indipendentemente da chi lo ha inventato, l'odometro è stato ampiamente utilizzato nel tardo periodo ellenistico e dai romani contribuendo a rivoluzionare la costruzione delle strade e al florido sviluppo di varie scienze tecniche come la cartografia e l'agrimensura [STEP 04]L'odometro si inserisce tra gli strumenti topografici nella categoria di misurazione delle distanze dirette come è illustrato nella tassonomia [STEP 14]. Conoscere la precisa lunghezza del tragitto ha permesso il posizionamento delle pietre miliari lungo lo strade romane, un requisito fondamentale per un'efficiente organizzazione bellica. La misura della distanza è infatti collegata a parecchi ambiti dello sviluppo dell'uomo come si può notare nella mappa concettuale [STEP 27]. 

Scrive Erone nel suo Della Dioptra "...I nostri predecessori discussero su alcuni metodi, secondo i quali è possibile sostituire la cattiva e lenta misura della distanza per mezzo di funi e catene col far girare una ruota...". L’odometro di Erone collegava ad ogni giro della ruota un contatore con ingranaggi [STEP 03], rotelle ed indici di modo che si aveva alla fine del percorso il numero totale dei giri. Il contagiri era racchiuso in una scatola che conteneva quattro ruote dentate, ciascuna ad angolo retto rispetto alle altre, mediante le quali veniva messa in movimento la lancetta che registrava il numero dei giri. Ne è addirittura presente traccia su un francobollo [STEP 18] stampato in Grecia nel 2006. L’odometro di Vitruvio, descritto nel libro numero X [STEP 15] del De Architectura, [STEP 10] era composto da tre timpani di cui uno collegato rigidamente alla ruota, un altro mobile ma collegato ad una cassetta fissa al telaio della ruota, un terzo timpano infine era provvisto di fori, chiusi dal di sotto, in ognuno dei quali veniva inserito un piccolo sasso rotondo. Come si può apprezzare nella vista esplosa [STEP 16] durante la rotazione e dopo un certo numero di giri la chiusura del foro si apriva ed il sasso cadeva nella cassetta. Il principio fisico [STEP 05permetteva che dal numero dei sassi raccolti nella cassetta si risalisse facilmente alla lunghezza del percorso fatto.

L’odometro sparì per lungo tempo e rifece la sua comparsa con Leonardo da Vinci nella seconda metà del XV secolo in una forma che ricorda lo strumento di Vitruvio. Ne è testimone un buffo simbolo [STEP 06] dell'odometro terrestre le cui ruote dentate diventano addirittura motivo di gioco per tre nobili donne annoiate durante un lungo viaggio in carrozza. Nel XVI secolo gli odometri, insieme ai contatori, venivano usati per scopi cartografici [STEP 14], specialmente nell’Europa centrale. I primi rilevamenti vennero infatti eseguiti misurando le distanze con gli odometri e le direzioni con la bussola magnetica. Il più famoso costruttore degli ultimi anni del Cinquecento fu Christofer Schlisser [STEP 11] (1561–1626) nato ad Augsburg e vissuto a Praga cui Rodolfo II concesse nel 1583 un privilegio di dieci anni per il rilevamento e la cartografia dell'intero paese. Nel secolo successivo celebri costruttori di odometri furono gli inglesi George Adams (1750-1795) e Jesse Ramsden (1735–1800), ma in seguito, anche con il progredire della tecnologia, l‘uso di tali strumenti si fece molto saltuario come illustra il grafico storico dei termini legati allo strumento creato su Ngram Viewer [STEP 24]. 

L'odometro moderno soprannominato roadometer fu inventato nel 1847 dai pionieri Mormoni che attraversavano le pianure dal Missouri allo Utah. L'odometro era attaccato alla ruota di un carro e contava i giri della ruota mentre il carro viaggiava. Fu progettato da William Clayton e Orson Pratt. Clayton aveva stabilito che 360 giri di una ruota di un carro facessero un miglio, quindi legò uno straccio rosso alla ruota e contò i giri per tenere un registro preciso del chilometraggio percorso, come è descritto nel manuale d'uso [STEP 22].

Le prime pubblicità [STEP 13] risalgono agli ultimi anni dell'Ottocento quando Curtis Hussey Veeder brevettò negli Stati Uniti il cyclometer, un odometro per misurare la distanza percorsa da una bicicletta o da altri veicoli. Sarà uno dei primi fra i numerosi brevetti [STEP 17] successivi che trarranno vantaggio del fervente progresso della tecnologia.

Accanto agli odometri si devono nominare i podometri, o contatori di passi (Schrittzahler), che sono associati ad una sequenza di passi eseguiti da una persona come facevano i Bematisti di Alessandro Magno nell'antichità [STEP 07]. Questa tecnica dava misurazione molto approssimate della distanza tra due località.

Oggi l'odometro di derivazione classica è uno strumento di misurazione in commercio costituito da materiali [STEP 08] altamente resistenti, leggeri o pesanti che ne agevolano l'utilizzo, adatto per misurare brevi distanze su superfici piane, con una struttura simile al moderno contachilometri. il suo meccanismo è azionato manualmente dall'uomo spostandolo a passi come si può riscontrare in un immagine [STEP 02dello strumento composto da una ruota metallica montata su un lungo bastone provvisto di manico. La misura della circonferenza della ruota rappresenta la misura campione: moltiplicata per il numero dei giri fatti dà la misura della distanza percorsa. Nei più moderni vengono forniti impulsi elettrici a ogni giro di ruota seguendo una normativa [STEP 23] ben precisa. Per questo è detto anche podometro, e va distinto rispetto all'odometro dei veicoli che funziona in relazione al movimento autonomo del veicolo. 

Negli ultimi decenni una comune forma di frode consiste nel manomettere la lettura su un contachilometri e presentare il numero errato di miglia o chilometri percorsi a un potenziale acquirente; questo è spesso indicato come clocking nel Regno Unito e busting miles negli Stati Uniti. Viene fatto per far sembrare che un'auto sia stata guidata meno di quanto non sia stata realmente, e quindi aumentare il suo valore di mercato apparente. La maggior parte delle nuove auto vendute oggi utilizza contachilometri digitali che memorizzano il chilometraggio nel modulo di controllo del motore del veicolo rendendo difficile (ma non impossibile) la manipolazione elettronica del chilometraggio. Con i contachilometri meccanici, il tachimetro può essere rimosso dal cruscotto dell'auto e le cifre possono essere riavvolte come è raffigurato ironicamente in parecchi fumetti [STEP 21]. I veicoli più vecchi possono essere guidati in retromarcia per sottrarre il chilometraggio, un concetto che fornisce la premessa per una scena classica nel film commedia Ferris Bueller's Day Off [STEP 12], ma i contachilometri moderni aggiungono il chilometraggio percorso in retromarcia al totale come se guidato in avanti, riflettendo così accuratamente il vera usura totale del veicolo.

Il valore di rivendita di un veicolo è spesso fortemente influenzato dalla distanza totale mostrata sul contachilometri, tuttavia gli odometri sono intrinsecamente insicuri perché sono sotto il controllo dei loro proprietari. Molte giurisdizioni hanno scelto di emanare leggi che penalizzano le persone che si trovano a commettere frodi sul contachilometri. Negli Stati Uniti (e in molti altri paesi), i meccanici del veicolo sono anche tenuti a tenere traccia del contachilometri ogni volta che un veicolo viene riparato. Aziende come Carfax, di cui è interessante il marchio [STEP 20], utilizzano quindi questi dati per aiutare i potenziali acquirenti di auto a rilevare se si è verificato un rollback del contachilometri.


lunedì 21 dicembre 2020

 STEP #26 - L'ODOMETRO NELLA CHIMICA

La chimica è una scienza esatta il cui sviluppo si è basato su accurate misurazioni delle proprietà della materia e su attente osservazioni dei cambiamenti in queste proprietà. Le misurazioni in chimica devono essere accurate e precise.

Una misurazione accurata è quella che si avvicina al valore effettivo della proprietà misurata. La precisione di una misurazione dipende invece dalla calibrazione dello strumento utilizzato per effettuare la misurazione. Ad esempio per misurare accuratamente la distanza tra due città guidando da una all'altra occorre che il contachilometri dell'auto legga 1,00 km per ogni chilometro percorso. Se legge solo 0,95 km per ogni chilometro percorso, la precisione della misurazione sarà ridotta.

Accuratezza e precisione:

  •  misurazioni accurate sono vicine al valore reale
  •  misurazioni precise sono vicine una all'altra




Una misurazione precisa è quella che può essere riprodotta. Ad esempio la distanza in auto tra Detroit e Chicago è di 493 km. Un contachilometri preciso che legge 1,00 km per ogni chilometro percorso, misura la distanza tra queste due città come 493 km. Tuttavia, un contachilometri che segna 1,00 km per ogni 0,95 km percorsi misurerà la distanza Detroit Chicago come 519 km. La lettura del contachilometri è precisa perchè può essere riprodotta di volta in volta. Tuttavia, non è preciso perchè il contachilometri stesso non è calibrato correttamente. Notare che l'accuratezza richiede precisione, ma la precisione non garantisce l'accuratezza.


Un altro aspetto che lega l'odometro alla chimica riguarda le molteplici evoluzioni che la ruota ha attraversato nel corso della storia, dal processo di vulcanizzazione della Goodyear che permise di realizzare ruote in gomma fino alle innovazioni che hanno consentito la realizzazione della ruota in plastica o in materiali sintetici. 

Charles Goodyear non è, come si potrebbe pensare, il fondatore della Goodyear (azienda nata molti anni dopo la sua morte e chiamata così semplicemente in suo onore) ma è l’uomo che, piuttosto casualmente, ha scoperto il processo di vulcanizzazione della gomma, procedimento chimico che ancora oggi viene utilizzato per la produzione degli pneumatici. L’aggiunta di polvere di magnesio aumenta leggermente la resistenza della gomma che però continua ad essere troppo appiccicosa. Il mix viene quindi messo a bollire in una miscela di acqua e ossido di calcio: il materiale si indurisce ma è ancora troppo soggetto agli agenti esterni. 

Reazione di vulcanizzazione a partire da poliisoprene e zolfo


Dopo anni di esperimenti Goodyear riesce a rendere la gomma elastica e resistente al tempo stesso in un modo del tutto casuale: mentre sta mescolando gomma liquefatta e zolfo rovescia per sbaglio parte di questa soluzione su una stufa rovente. Una volta raffreddata la sostanza si rivela morbida ma anche robusta: nasce la vulcanizzazione, procedimento ancora oggi utilizzato per la produzione di pneumatici e di oggetti in gomma.

Questo lungo percorso ci porta fino ai giorni nostri, dove possiamo scegliere tra supporti in acciaio, in plastica, in acciaio inox, in alluminio, in zama. Che a loro volta possono essere abbinati a ruote in metallo, in metallo con rivestimento in gomma, in poliuretano, in plastica o pneumatiche con nuclei in metallo.


lunedì 14 dicembre 2020

 STEP #25 - COSE PERSONALI

L'oggetto di memoria del mio passato è questo pallone da pallavolo che mi ha accompagnata in palestra per tre allenamenti a settimana da quando avevo 8 anni. Ogni tanto mi chiedo quante ore della mia vita io abbia passato dietro a quel pallone, a cercare di perfezionare i colpi con il movimento più adatto fino a gioire di soddisfazione.




Lo strumento del mio fare quotidiano invece è costituito dalla mia bicicletta che soprattutto durante quest'anno pandemico è protagonista indiscussa dei miei spostamenti sulle ciclabili torinesi. Non solo spostamenti dovuti a impegni e necessità ma questa bicicletta è anche fondamentale quale motivo di svago personale su per le strade collinari che portano al colle della Maddalena.




Un oggetto feticcio è questo mappamondo che conservo sulla scrivania e che ogni volta mi proietta in un futuro in cui auspico di continuare a scoprire il mondo viaggiando così come ho fatto per questi 21 anni di vita. La curiosità verso nuove culture e tradizioni credo sia la chiave di lettura del mondo vario di cui siamo cittadini. 




sabato 28 novembre 2020

 STEP #24 - LE PAROLA ODOMETRO NELLA STORIA




Inserendo in italiano i tre termini appartenenti allo stesso campo semantico odometro (linea blu), contachilometri (linea rossa) e tachimetro (linea verde) in un intervallo di tempo che corre dal 1800 ad oggi si notano curiosi cambiamenti. Nei primi anni del 1800 dove il mezzo di trasporto più diffuso era la carrozza si nota la presenza della parola odometro applicato quindi alle sue ruote. Ci si può chiedere però a cosa sia dovuto un pari utilizzo della parola tachimetro visto che le automobili non erano ancora in circolazione. Era però utilizzato sulle prime locomotive dell'Ottocento. Con il crescente sviluppo dell'industria automobilistica nel corso del Novecento si nota un uso quasi nullo del termine odometro a favore di contachilometri e tachimetro rispettivamente per contare i chilometri percorsi e per misurare la velocità istantanea di qualsiasi mezzo di trasporto terrestre.





In inglese osservando dal 1800 ad oggi i termini odometer (linea blu), speedometer (linea rossa) e velocimeter (linea verde) si osserva un picco per lo speedometer (il tachimetro) che, ormai universalmente montato sui veicoli a motore, ha iniziato ad essere disponibile come optional all'inizio del XX secolo e come equipaggiamento standard dal 1910 circa in poi. Il tachimetro elettrico fu inventato dal croato Josip Belušić nel 1888 e originariamente era chiamato velocimetro. 
Nel 1903 Arthur P. e Charles H. Warner, due fratelli di Beloit, Wisconsin, introdussero il loro Auto-meter brevettato. L'Auto-Meter utilizzava un magnete collegato a un albero rotante per indurre un'attrazione magnetica su un sottile disco di metallo. La misurazione di questo tiro ha fornito misurazioni accurate delle informazioni sulla distanza e sulla velocità agli automobilisti in un unico strumento. I Warner vendettero la loro azienda nel 1912 alla Stewart & Clark Company di Chicago. La nuova azienda è stata ribattezzata Stewart-Warner Corporation. Nel 1925, i contachilometri Stewart-Warner erano l'equipaggiamento standard sulla stragrande maggioranza delle automobili e motociclette prodotte negli Stati Uniti.

All'inizio degli anni 2000, gli odometri meccanici sarebbero stati gradualmente eliminati dalle auto dei principali produttori. La Pontiac Grand Prix è stata l'ultima auto GM venduta negli Stati Uniti a offrire un contachilometri meccanico nel 2003, mentre la Ford Crown Victoria e la Mercury Grand Marquis di fabbricazione canadese sono state le ultime Ford vendute con uno nel 2005.

lunedì 23 novembre 2020

 STEP #23 - LA NORMATIVA


Allegato alla UNI CEI 70031, novembre 2011

Nel capitolo 2.4.2 relativo agli strumenti inerziali a pagina 22 viene citato l'odometro che, fornendo degli impulsi, consente di calcolare una lunghezza essendo noti gli impulsi per ogni giro di ruota.


Visirun è un software per la gestione delle flotte aziendali che utilizza la geolocalizzazione satellitare per conoscere in tempo reale la posizione dei mezzi. Si può visualizzare su mappa lo storico dei percorsi di ciascun veicolo con il calcolo dei chilometri, dei tempi di percorrenza e il valore dell'odometro. Gli allarmi personalizzabili aiutano a gestire situazioni sospette o di emergenza fino alla prevenzione di furti. Visirun è infatti un sistema di antifurto certificato CEI 95/56 e ECE R116.


Cyclette BRX_EASY TOORX

Cyclette dotata di sellino ampio e regolabile che permette di allenarsi in tutta comodità. Inoltre è presente una coppia di pedivelle per una pedalata fluida e scorrevole. Il display visualizza tutti i dati dell'allenamento in corso come pulsazioni, velocità, calorie e odometro (km percorsi totali). Avviene anche la rilevazione cardiaca impugnando i sensori hand pulse, presenti sui manubri della cylette. Il peso imballo di 27 kg ha la conformità alla normativa DIN EN 957.


Schmtiz Cargobull è una compagnia di veicoli per i trasporti general cargo con robustezza strutturale certificata a norma DIN EN 12642, certificato di sicurezza del carino a norma DIN EN 12642 e flessibile sistema di fissaggio del carico collaudato a norma DIN EN 12642. Tra le caratteristiche del veicolo è inserito anche l'odometro.





domenica 22 novembre 2020

 STEP #22 - UN MANUALE D'USO DELL'ODOMETRO MORMONE



Questo tipo di odometro pensato dai pionieri mormoni utilizza il principio della "vite senza fine" o ingranaggio a vite senza fine. Questa era una barra filettata inserita nei denti di una ruota dentata. Mentre l'asta compie un giro completo, i fili tirano un dente della ruota dentata della distanza da un dente all'altro. Se la ruota dovesse contenere 60 denti e l'asta dovesse ruotare solo una volta ogni sei giri della ruota del carro, allora 360 giri della ruota del carro produrrebbero una rotazione completa della ruota dentata. Questo è esattamente un miglio. Il passo successivo nella catena degli ingranaggi ha coinvolto un'altra vite senza fine ad angolo retto rispetto alla prima. Poiché questa funzione era difficile da creare e installare correttamente, appariva sulla macchina costruita in una forma modificata. Quando la ruota del carro gira, un ingranaggio sul mozzo della ruota rotante colpisce uno dei bracci sporgenti dell'asta di trasmissione del meccanismo. Sei giri della ruota del carro producono una rotazione completa dell'asta. Ad ogni rotazione dell'asta, i fili all'estremità superiore disegnano un dente della ruota dentata a 60 denti. Una rotazione completa della ruota rappresenta 360 rotazioni della ruota del carro, o un miglio. L'asse della ruota dentata a 60 denti ha 4 ruote dentate incise. Questi funzionano su una seconda ruota dentata di 40 denti. Ad ogni rotazione della ruota da 60 denti, verranno disegnati 4 denti della ruota da 40 denti, ognuno dei quali rappresenta un quarto di miglio.


venerdì 20 novembre 2020

 STEP #21 - L'ODOMETRO NEI FUMETTI



FUMETTO DI Loren Fishman che ironizza sull'intensità crescente dell'odore indicata dalla lancetta del contachilometri.

                                                                                    


Il FUMETTO DI Andrew Toos raffigura un ufficio piuttosto disordinato che il protagonista pensa di poter mettere a posto velocemente così come si possono portare indietro le cifre del contachilometri.





FUMETTO DI Michael Crawford





PLUGGERS di Gary Brookins





FUMETTO DI Tony Zuvela




Questa vignetta creata da Steve Breen il 9 marzo 2020 si contestualizza nell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Pone in correlazione l'impennata di casi di Coronavirus con il conseguente aumento dei costi della sanità.








giovedì 19 novembre 2020

 STEP #20 - IL MARCHIO DEGLI ODOMETRI (CONTACHILOMETRI)



 

Carfax è un'azienda che permette di identificare i problemi nascosti delle auto importate dagli USA in modo da non perdere denaro. Offre a venditori e acquirenti di auto usate importate consigli per evitare truffe. Come indica il logo dell'azienda le cui lettere alludono alle cifre del contachilometri, il loro principale obiettivo è verificare che la lettura del contachilometri non sia stata manomessa per presentare un numero di miglia/chilometri percorsi inferiore che dà un valore aggiunto al veicolo in vendita.



In questo logo si nota la combinazione di un odometro stilizzato al cui centro si trova una ruota di un'automobile che costituisce il vero mezzo attraverso cui è possibile misurare il chilometraggio percorso.





Ecco il simbolo del tutorial su come fare il reset del contatore dopo ogni cambio olio. Non va però confuso il contachilometri e il contatore giornaliero. L'odometro del veicolo è strutturato per registrare il numero di chilometri fatto in macchina sin dalla sua costruzione. Al contrario il contatore giornaliero o di manutenzione aiuta soltanto a sapere quando effettuare il prossimo tagliando.



Spia che indica l'utilizzo del cruise control delle auto, un dispositivo che permette di impostare una velocità di marcia che viene mantenuta costante.











venerdì 13 novembre 2020

 STEP #19 - L'ABBECEDARIO

A come Archimede che fu forse l'inventore dell'odometro di Vitruvio durante la prima guerra punica

B come Bematista

C come Claude Perrault, medico francese del Seicento e architetto del Louvre che rivelò per        la prima volta l'irrealizzabilità meccanica di un odometro con ingranaggi di 300 o 400 denti

D come distanza

E come Erone di Alessandria

F come fori (pari alle miglia che la carrozza poteva percorrere in un lungo viaggio)

G come Gaio Sempronio Gracco che nel 123 a.C. rese obbligatoria la collocazione di pietre miliari lungo le strade

H come hòdos (strada, via in greco)

I come ingranaggi

L come localumentum, dal latino recipiente per ruote dentate

M come misura

N come navale, l'altro odometro descritto da Vitruvio oltre quello terrestre 

O come ODO, la sigla sul display di auto e moto che indica la distanza totale percorsa in chilometri o in miglia dai veicoli

P come Pompei dove si osserva che la stima della distanza sulla base dei solchi lasciati sulle pavimentazioni stradali dal passaggio dei veicoli è di 1,3 1,4 tra due solchi

Q come quattrocento, numero di denti secondo Vitruvio ritenuto eccessivo dagli scienziati successivi

R come raeda, dal latino carrozza

S come Stanley (marchio di utensili manuali)

T come Tabula Peutingeriana, copia di una delle antiche carte romane che mostra le vie militari dell'impero Romano 

U come usura

V come Vitruvio, grande ingegnere del passato che per primo descrive lo strumento

Z come Zhang Heng (78 d.C.-139 d.C.), primo scienziato della dinastia Han che inventò l'odometro nell'antica Cina


mercoledì 11 novembre 2020

 STEP #18 - L'ODOMETRO SUI FRANCOBOLLI




Un francobollo stampato in Grecia nel 2006 mostra l'ODOMETRO DI ERONE DI ALESSANDRIA del I sec a.C.


Un francobollo statunitense fantasioso indica il passaggio da un anno all'altro come se fossero le cifre del contachilometri.






martedì 10 novembre 2020

Step #17 - I BREVETTI DI ODOMETRI


1) CA50998A


     

10/01/1896 Curtis Hussey Veeder

Cyclometer: Il ciclometro era un semplice dispositivo meccanico che contava il numero di rotazioni di una ruota di bicicletta. Un cavo trasmette il numero di rotazioni della ruota a un contachilometri analogico visibile al motociclista, che converte le rotazioni della ruota nel numero di miglia percorse secondo una formula predeterminata. Dopo aver fondato la Veeder Manufacturing Company, Veeder ha promosso il Cyclometer con lo slogan, It's Nice to Know How Far You Go. Il successo del Cyclometer ha portato a molti altri tipi concorrenti di dispositivi informatici meccanici. Furono poi sviluppati ciclometri in grado di misurare la velocità e la distanza percorsa.


29/12/1894  Edward Buetikofer

Contagiri e contachilometri combinati per tutti i tipi di veicoli principalmente per velocipedi caratterizzato da una coppia comune di ruote che comunicano il movimento dall'albero motore e da un quadrante comune per entrambi i tipi di misurazioni.

L'apparecchio per la misura della velocità (contagiri) così come l'apparato per la misura della distanza (contachilometri) sono entrambi posti in una scatola a e azionati dallo stesso albero motore b. Una ruota dentata c montata su questo albero aziona una ruota dentata d provvista di un perno e che trasmette il moto della ruota f vite senza fine 9 ruota h vite senza fine i e ruota k all'indice l che indica su un quadrante la distanza percorsa il veicolo.


3) US793322A


27/06/1905 John D Roberts 

Bell Odometer: l'invenzione contempla un contachilometri avente utilità speciale da utilizzare in connessione con veicoli per la registrazione della distanza percorsa dagli stessi, incarnando allo stesso tempo una disposizione robusta e compatta di parti in grado di resistere a forti vibrazioni o barattoli senza impigliarsi o che influiscono sull'affidabilità dello strumento.


Un ulteriore scopo dell'invenzione è di fornire nuovi mezzi per provocare un inferno o un suono simile di allarme per dare un segnale ogni volta che viene percorsa una certa distanza; e un altro scopo è quello di fornire una nuova forma di dispositivo di imbracatura a cricchetto per il meccanismo di aggiunta e registrazione in cui lo stesso può funzionare solo in un modo, e il movimento all'indietro del veicolo a cui è associato il contachilometri non influisce o aziona quel meccanismo .



22/02/1972  Curtis L Erwin Jr, Gene D Fosdick

Apparecchiatura per esercizi come un tapis roulant, vogatore, dispositivo di pedalata o simili che include un indicatore predisposto per essere guidato ad una velocità proporzionale al grado di difficoltà dell'esercizio speso per registrare il lavoro svolto. L'apparecchiatura nella sua forma di realizzazione impiega un organo operativo su cui la persona esercita e comandi regolabili per variare la difficoltà dell'esercizio. L'indicatore è azionato dall'organo di azionamento attraverso una connessione di azionamento, e l'apparecchiatura include mezzi di regolazione incorporati nella connessione di azionamento che è collegata direttamente ai comandi regolabili in modo che la velocità di funzionamento dell'indicatore sia proporzionale al grado di difficoltà dell'esercizio.

Finora è stato impiegato un apparecchio per gli esercizi con mezzi per variare il grado di difficoltà dell'esercizio. Ad esempio, sono stati forniti tapis roulant che possono essere elevati ad un'estremità in modo che la difficoltà di corsa su di essi dipenda dall'inclinazione del tapis roulant. l'apparecchio per esercizi è stato anche dotato di un meccanismo di indicazione per mostrare la quantità di lavoro svolto. Ad esempio, i tapis roulant hanno contachilometri guidati dal tapis roulant per mostrare quanto è progredito il corridore. Può essere il desiderio, tuttavia, della persona che si esercita ridurre il tempo necessario per spendere una certa quantità di energia, e i mezzi che indicano l'energia dei dispositivi precedenti non riescono a mostrare il vero lavoro speso anche se c'è un cambiamento nel grado di difficoltà dell'esercizio. Ad esempio, il contachilometri su un tapis roulant di dispositivi esistenti registra la stessa distanza indipendentemente dall'angolo di inclinazione dello stesso. Pertanto, il vero lavoro speso non viene misurato con precisione.

domenica 8 novembre 2020

 STEP #16 - ANATOMIE E VISTE ESPLOSE DELL'ODOMETRO

Ecco una vista esplosa dell'odometro di Vitruvio 



Qui invece i particolari e le strutture interne 


Quando il ciottolo passa sopra il foro nel telaio sottostante cade nel secchio sottostante, per essere contato alla fine della distanza misurata. Un "clicker" montato sul telaio viene azionato da un piolo sul bordo esterno della contro ruota quando ogni ciottolo viene lasciato cadere. La vista a destra mostra il secchio spostato in modo che il contenuto possa essere visto e contato.



Un ingranaggio a un dente singolo (in colore, in alto) fissato al mozzo rotante della carriola avrebbe potuto funzionare con una ruota dentata verticale a 40 denti, ma non, come fu sottolineato due secoli dopo Leonardo, con una ruota a 300 o 400 denti. Il «dente singolo» dell'ingranaggio a vite senza fine dell'odometro a due ruote (in colore, al centro) avrebbe potuto ingranare efficacemente con una ruota dentata con 400 denti, ma il resto del sistema di ingranaggi, in particolare il dente singolo sull'asse della ruota dentata verticale (in colore, in basso), non corrisponde alla descrizione tramandataci da Vitruvio. Insoddisfatto, Leonardo si fermò a questo punto.




Una ruota a un dente singolo abbastanza grande può far ruotare una ruota a 400 denti in accordo con la descrizione di Vitruvio. In alto a sinistra, il bordo della ruota a un dente singolo passa fra i denti c e b mentre il dente singolo si avvicina al dente b; in alto a destra le facce dei due denti sono approssimativamente parallele quando essi si toccano grazie al disassamento di 30 gradi della ruota a un dente singolo. In basso a sinistra il dente singolo sposta il dente b verso la posizione occupata in precedenza dal dente c; l'intaccatura sul bordo della ruota a un solo dente, dietro il dente stesso, impedisce il contatto col dente a. In basso a destra l'avanzamento del dente b è completato; ora il bordo della ruota a un dente singolo passa fra i denti b e a finché una rotazione completa non riporterà il dente in corrispondenza con a.




Ricostruzione dell’odometro descritto da Vitruvio; per chiarezza, sulle due ruote dentate grandi sono praticati molto meno di 400 denti. La piccola ruota a un dente singolo (a, in colore), fissata al mozzo della ruota della carrozza, sposta la ruota dentata verticale, applicata alla parte posteriore della cassa della carrozza, di un dente a ogni giro della ruota. Un altro dente singolo (b, in colore), fissato alla ruota dentata verticale, fa avanzare di un dente la ruota dentata orizzontale ogni 400 giri della ruota della carrozza, ossia ogni 5000 piedi (un miglio romano).



Questo disegno di Donald R. Hill, basato su una ricostruzione di E. Wiedemann e F. Hauser (1918), illustra parte di un orologio attribuito ad Archimede. Il tamburo, con denti triangolari paralleli all'asse di rotazione, viene fatto ruotare da un galleggiante (qui non visibile) che segue il livello di una colonna d'acqua discendente. I denti muovono una ruota dentata orizzontale sopra il tamburo stesso. Al di sopra di questa ruota, sullo stesso asse, si trova un disco con 12 fori, ciascuno dei quali contiene un ciottolo. Ogni ora un foro viene a trovarsi all'imboccatura di un tubo: il ciottolo scende e cade dal becco di un uccello in un vaso.




Modello in scala 1:4 dell’odometro di Vitruvio, costruito dall'autore con 400 denti per ruota dentata; ogni quarto di miglio una sferetta di acciaio cade in un recipiente in plastica nella cassa del carro.


Bibliografia: 

André Wegener SLEESWYK, L'odometro di Vitruvio, Espresso scienze, 1981


mercoledì 4 novembre 2020

 STEP #15 - I NUMERI CHE CARATTERIZZANO L'ODOMETRO E LA SUA STORIA

- 1450 come l'anno in cui Leon Battista Alberti scrive in italiano i Ludi matematici dove presenta due curiosi strumenti tra cui l'odometro 

- 12,5 come i piedi che facevano avanzare a ogni rotazione le ruote della carrozza (una raeda

- 1500 come gli anni trascorsi tra la descrizione dell'odometro di Vitruvio e la riscoperta di Leonardo da Vinci

- 400 come i denti spaziati uniformemente e intagliati nel tamburo, parte degli ingranaggi e del meccanismo di conteggio

- 9 come il capitolo del libro 10 del De Architectura dove Vitruvio descrive due versioni dell'odometro: una versione terrestre e una versione marina

- 12 come il giorno di maggio in cui si celebra l'Odometer Day ovvero l'invenzione del contachilometri e il modo in cui ha aiutato le automobili a progredire.

- 80 cm come il diametro dell'odometro conservato all'Istituto Geografico Militare (identificativo 315)

- 1963 come l'anno in cui A. G. Drachmann, filologo classico ma anche studioso della tecnologia antica, dichiarò di considerare l'odometro di Vitruvio un'invenzione romana fatta "a tavolino" più che la descrizione di una macchina davvero funzionante

domenica 1 novembre 2020

 STEP #13 - L'ODOMETRO NELLA PUBBLICITA'




Questo odometro a campana è stato brevettato nel 1905 da J.D. Roberts. I contachilometri sono stati prodotti da Bell Odometer Works di Oakmont in Pennsylvania. Gli odometri erano ufficialmente utilizzati da ispettori postali e agenti incaricati di misurare le rotte dei vettori.




Curtis Hussey Veeder brevettò il suo cyclometer (ciclometro) il 22 ottobre 1895. Costruì la Veeder Manufacturing Company attorno a questa invenzione, che contava ogni rotazione di una ruota di bicicletta e utilizzava calcoli di misurazione per fornire ai ciclisti la lunghezza che hanno percorso. 









QUANDO UNA COSA E' PROTAGONISTA DI UN ROMANZO: "LA CRUNA DELL'AGO" Ken FOLLET, La cruna dell'ago, Milano: Mondadori, 2...